Chirurgia Dermatologica Milano
Questa scheda è stata visualizzata 239 volteOggi vogliamo parlare della chirurgia dermatologica Milano iniziando con il dire che si tratta di una branca che si può chiamare anche dermochirurgia, ma comunque fa parte della dermatologia a scopi estetici o oncologici, che ha l’obiettivo preciso di occuparsi a livello chirurgico di fare quei trattamenti che servono per molte patologie cutanee.
Si tratta interventi chirurgici che di solito vengono eseguiti in maniera ambulatoriale in anestesia locale che consiste nel fatto di asportare delle lesioni utilizzando bisturi ma anche ricostruendo i danni cutanei attraverso una struttura che viene chiamata per prima intenzione e cioè significa che verrà fatta dove è necessario.
Tutto questo verrà fatto usando tecniche di chirurgia plastica ricostruttiva o anche quella che viene definita per seconda intenzione, utilizzando delle medicazioni molto particolari.
Teniamo presente che ci sono delle lesioni cutanee che sono particolari ma che comunque possono essere rimosse, utilizzando altri metodi quali l’asportazione mediante shaving e cioè quella che si chiama anche asportazione tangenziale oppure la diatermocoagulazione o anche il curettage che si può chiamare anche semplice grattamento.
Abbiamo infine anche da considerare come metodo la crioterapia che negli ultimi anni è stata molto famosa e che si basa sul fatto di utilizzare L’azoto liquido. Quindi in pratica possiamo dire che la dermochirurgia permette di asportare dalla cute tutta una serie di cose molto fastidiose e importanti quali cisti, lipomi, fibromi, verruche, papillomi, cheratosi seborroiche e, ma anche melanomi ed epiteliomi.
Invece bisogna ricordare che quando si tratta di lesioni maligne e precancerose sarà obbligatorio utilizzare l’exeresi chirurgica. Ma se invece si parla di lesioni benigne saranno rimosse per ragioni di carattere estetico, partendo dal presupposto che una diagnosi certa si ottiene solo dopo aver fatto l’esame.
Però se invece si parla di lesioni benigne saranno rimosse per ragioni di carattere estetico. partendo dal presupposto che una diagnosi certa si ottiene solo dopo aver fatto un definitivo esame istologico, perché tutte le neoformazioni sospette dovranno essere sottoposte a tali esami.
Cos’altro c’è da sapere per quanto riguarda la preparazione all’esame
Ricordiamo innanzitutto che il medico di base dovrà scrivere un’impegnativa per il suo paziente prima di questo esame dove metterà i suoi dati, ma anche la prestazione che viene richiesta e indicazioni su eventuali esenzioni o urgenze, mentre se si parla di prestazioni private non c’è bisogno della prescrizione medica,
Però comunque gli esperti la consigliano lo stesso.
Invece per quanto riguarda la preparazione dell’esame è bene sapere alcune cose cioè che sarà necessario essere sicuri che non ci sono allergie ad anestetici volte al fatto che il paziente dovrà comunicare eventuali terapie che sta assumendo in quel periodo, specialmente se si tratta di anticoagulanti o antiaggreganti che eventualmente saranno sospesi alcuni giorni prima dell’esame, sotto indicazione sempre di uno specialista.
Inoltre il paziente dovrà comunicare se è portatore di pacemaker perché in questo caso è sconsigliato l’utilizzo del diatermocoagulatore.
Infine dovrà comunicare allo specialista eventuali patologie che sono concomitanti in quel momento e cioè diabete, malattie neurologiche o malattie della coagulazione.
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